HUBERTUS, L’ORIGINALE. STORIA DI UN CAPPOTTO CHE NON HA MAI SMESSO DI GUARDARE AVANTI

Lodenfrey racconta l’origine del vero cappotto in loden, nato alla fine dell’Ottocento e lanciato dall’imperatore Francesco Giuseppe. Oggi icona senza tempo, è pronto a rinnovarsi per incontrare le nuove generazioni, in anteprima a gennaio 2026 a Pitti Immagine Uomo 109.
C’è un nome che, più di ogni altro, racconta la storia del vero cappotto in loden: Hubertus. E c’è un’azienda che può rivendicarne la paternità con orgoglio: Lodenfrey. Fondata nel 1842 a Monaco di Baviera, la maison ha scritto alcune delle pagine più significative della moda maschile europea, combinando ingegno tessile, creatività e visione imprenditoriale.
Fu proprio Johann Georg Frey, il fondatore, a creare lo Strichloden, un tessuto altamente follato e idrorepellente, che valse all’azienda la medaglia d’oro all’Esposizione Universale di Parigi del 1855. Un’invenzione che pose le basi per il modello Hubertus, nato alla fine del XIX secolo per rispondere alle esigenze tecniche dell’attività venatoria, amatissima da uno dei primi estimatori del brand: l’imperatore d’Austria Francesco Giuseppe.
Il nome stesso, Hubertus, omaggia il santo protettore dei cacciatori. E se è vero che oggi in molti chiamano genericamente “loden” qualsiasi cappotto declinato nel caratteristico tessuto compatto di lana, è bene ricordare che Hubertus è il riferimento autentico, con una serie di dettagli unici che lo hanno reso celebre e imitato:
le spalle a giro, che solo chi ha un know how produttivo secolare può realizzare con fedeltà formale;
il piegone sulla schiena, pensato perché il capo possa essere indossato agevolmente a cavallo;
le aperture sotto le ascelle, utili a mantenere il puntamento durante la caccia;
quelle laterali, per accedere alla cartuccera senza aprire il capo e prendere freddo;
i bottoni in vero corno, cuciti a mano e spesso rivestiti in pelle;
e naturalmente, il tessuto: il loden in tutte le sue varianti di densità di follatura.
“Oggi Hubertus è un pezzo senza tempo che Lodenfrey ama rinnovare ogni stagione”, racconta Leonard von Pfister, discendente diretto del fondatore per parte di madre e sesta generazione alla guida del brand. “Coniuga l’eleganza pratica delle origini con un gusto urbano e contemporaneo. È il nostro modo di mantenere viva la tradizione, parlando un linguaggio che arriva anche alle nuove generazioni”.
In attesa di svelare le nuove interpretazioni di Hubertus a Pitti Uomo 109
– nello stand Lodenfrey (H/2-4), piano attico del Padiglione Centrale –
il brand sceglie di condividere le proprie radici, per preparare il mercato italiano a una proposta che saprà unire heritage e contemporaneità.
Il futuro del loden parte da qui.
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