NEGRONI WEEK 2025: DAL 22 AL 28 SETTEMBRE IL MONDO BRINDA A UNO DEI COCKTAIL PIÙ ICONICI DI SEMPRE

Dal 22 al 28 settembre 2025 torna la Negroni Week, un’iniziativa nata nel 2013 da un’idea della rivista americana Imbibe e sostenuta da Campari. In dodici anni si è trasformata da evento di nicchia a fenomeno globale, coinvolgendo migliaia di locali in più di 80 Paesi, raccogliendo milioni di dollari per cause benefiche. Oggi è una festa diffusa, un momento di celebrazione collettiva e, soprattutto, un’occasione per restituire qualcosa al mondo grazie al potere aggregante di un cocktail.
Non solo un drink, ma un simbolo
Il Negroni è molto più che un aperitivo. È un pezzo di storia italiana, nato a Firenze nel 1919 quando il conte Camillo Negroni chiese al barman del Caffè Casoni di “rinforzare” il suo Americano con un goccio di gin. Quel piccolo gesto cambiò la storia della miscelazione, dando vita a uno dei cocktail più amati di sempre.
Il suo fascino resiste perché è semplice e complesso allo stesso tempo: tre parti uguali che, mescolate, creano un equilibrio perfetto. Non è un drink che si beve di fretta: è un sorso lento, autunnale per natura, che invita alla conversazione e alla riflessione. Non a caso, settembre e ottobre sono i mesi ideali per celebrarlo: il calore del gin, la dolcezza speziata del vermouth e l’amaro del bitter si sposano con le prime serate fresche.
Una settimana per il gusto e per il bene
La Negroni Week non è solo un tributo al cocktail, ma anche un progetto benefico. Ogni locale che aderisce dona una quota – almeno 25 dollari – per supportare progetti di Slow Food, l’organizzazione nata in Italia e diventata un movimento globale.
Il legame non è casuale: Slow Food lavora per un sistema alimentare buono, pulito e giusto, e il Negroni, con i suoi ingredienti legati alla tradizione italiana e all’artigianato liquoristico, diventa il simbolo perfetto di un bere consapevole. In oltre dieci anni, l’iniziativa ha già raccolto più di 4 milioni di dollari, finanziando progetti in tutto il mondo.
Per il 2025, l’obiettivo è ancora più ambizioso: rendere questa settimana non solo un evento di beneficenza, ma un laboratorio creativo, un momento in cui ogni bar diventa ambasciatore della cultura del cocktail e della responsabilità sociale.
La Negroni week in Italia
Per i locali italiani la Negroni Week è un’occasione unica. Basta registrarsi sul sito ufficiale entro il 19 settembre, versare la quota minima e ricevere kit promozionali e materiali personalizzabili. In cambio si ottiene visibilità internazionale: i bar aderenti vengono segnalati in una mappa online consultata da migliaia di utenti.
Ma il vero valore sta nella libertà creativa: ogni bartender può proporre il Negroni classico o inventare varianti originali. È qui che l’Italia si distingue: negli ultimi anni si sono visti Negroni con vermouth artigianali piemontesi, gin siciliani aromatizzati agli agrumi, bitter speziati prodotti in piccoli laboratori. Una riscoperta del territorio attraverso un bicchiere.
Negroni varianti e sperimentazioni
Il Negroni, nella sua forma più pura, è intoccabile. Ma la Negroni Week è anche il momento in cui nascono esperimenti destinati a fare scuola.
C’è chi propone il Negroni Sbagliato, nato a Milano quasi per errore negli anni Sessanta, con lo spumante al posto del gin: più leggero, più vivace, perfetto per chi vuole brindare senza esagerare. Oppure il Boulevardier, con il whisky al posto del gin, che regala note calde e legnose ideali per l’autunno.
Altri bar italiani spingono sull’innovazione: infusioni con erbe di montagna, vermouth affinati in botte, gin locali aromatizzati al rosmarino o al mirto. Non mancano le versioni analcoliche, sempre più richieste da un pubblico che ama l’esperienza del cocktail ma senza alcol.
L’aperitivo un rito che unisce
C’è qualcosa di profondamente sociale nel bere un Negroni. Non è solo questione di ingredienti, ma di atmosfera. È il bicchiere che accompagna le chiacchiere del dopolavoro, la conversazione tra amici, gli appuntamenti al bar del centro. È un simbolo di italianità che si è diffuso nel mondo, ma che in Italia mantiene una sua aura speciale.
Durante la Negroni Week, da Milano a Palermo, si moltiplicano gli eventi: masterclass, guest shift con bartender internazionali, serate a tema. A Firenze, la città dove tutto è cominciato, alcuni locali organizzano percorsi dedicati per raccontare la storia del cocktail. A Milano i rooftop bar ne fanno un’occasione di mondanità, mentre nelle città più piccole diventa un rito comunitario, quasi familiare.
L’autunno nel bicchiere
Non è un caso che la Negroni Week cada proprio a settembre. È il mese in cui le temperature si abbassano, le giornate si accorciano e cresce la voglia di sapori più intensi. In un certo senso, il Negroni è la traduzione liquida dell’autunno: forte, amaro, caldo, ma anche equilibrato.
Dopo i cocktail estivi freschi e fruttati, la transizione verso il Negroni segna il ritorno alla profondità, alla lentezza, alla ritualità. È il momento in cui ci si ritrova nei bar non solo per dissetarsi, ma per condividere.
Perché partecipare alla Negroni Week
Per un locale, la Negroni Week è un’occasione di marketing, certo, ma anche un modo per costruire identità. Aderire significa dire: “Siamo parte di una comunità globale, ma con radici locali”. È una settimana in cui ogni bar può raccontarsi attraverso un bicchiere, mostrando personalità e creatività.
Per il cliente, invece, è l’occasione per vivere il cocktail in maniera nuova. Non solo un aperitivo, ma un gesto con un significato più ampio: gustare un Negroni significa sostenere progetti, entrare in una rete di solidarietà, sentirsi parte di una celebrazione che supera i confini.
Un brindisi che vale doppio
La Negroni Week 2025 promette di essere più grande e partecipata che mai. Per sette giorni il Negroni diventa il centro di una festa diffusa, un rito collettivo che unisce bartender e clienti, tradizione e innovazione, piacere e impegno sociale.
Alzare un bicchiere, quest’anno, significherà molto di più che celebrare un cocktail: sarà un modo per riconoscere il valore della cultura italiana, la forza di un simbolo che ha saputo conquistare il mondo, e la possibilità concreta di contribuire a un futuro più sostenibile. Perché un Negroni resta sempre un Negroni – ma durante la Negroni Week è anche un atto di comunità, un brindisi che vale doppio.
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