L'ARABESQUE: ONDE FLUIDE PRIMAVERA/ESTATE 2026

Immersi tra luci e ombre nel profondo immaginario di Tadao Ando, a Naoshima, si scopre oltre ogni dubbio che il “colore non colore” del cemento, trafitto e acceso dalla luce, solo volutamente presente, è un grigio infinito, avvolgente e distaccante che ti attrae e ti stupisce.
Come un’immersione nella purezza del brutalismo, nell’onestà di un materiale che rifiuta ornamenti, il grigio, colore ispirante di questa collezione, diviene l’energia creatrice che immagina linee e forme, le costruisce, unendo materiali in totale contrasto tra loro, per ripetere lo scontro che Tadao Ando propone nella sua architettura, dove la durezza del cemento viene investita dalla morbidezza della luce.
Nella nuova collezione Primavera/Estate 2026 de l’arabesque ispirata dall’architettura di Tadao Ando, il design attraversa la luce e la osserva come tessitrice silenziosa: linee e volumi geometrici come flussi, dove il tessuto accoglie il riverbero della luce, lo respinge e lo lascia filtrare con morbidezza, accentuandone le ombre o esaltandone la penombra.
Ogni capo è una costruzione: un gioco di volumi, di sericità contrastate dalla plasticità di alcuni tessuti. Non ci sono altre decorazioni, se non fiori di un giardino immaginario appoggiati su strutture, materia e luce, ispirati alla complessa semplicità dell’architetto giapponese. Tadao Ando accoglie la natura nelle sue architetture, proteggendone le opere d’arte, e la natura, a sua volta, diviene custode e cornice della sua genialità.
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