NON MI GHOSTARE!
Il nuovo modello creato da Federico Priarone non è fatto per passare inosservato
Debutta a Pitti Uomo 108 la nuova sneaker “Ghost” firmata Le Signe.
Ma attenzione: qui il verbo "ghostare" non ha nulla a che vedere con la sparizione improvvisa nelle chat — anzi. Queste sneaker sono fatte per farsi notare, lasciare il segno e restare impresse nella memoria.
Disegnate dal giovanissimo talento torinese Federico Priarone, classe 2004, le Ghost sembrano emerse da un laboratorio creativo dove la scarpa diventa arte. Tagli chirurgici e colpi di bisturi le trasformano in oggetti unici, a metà strada tra il punk e il post-apocalittico. Il logo, calligrafato a mano e “sospeso” tra suola e tomaia, è parte integrante di un design che vuole stupire, provocare e distinguersi.
Realizzate in nabuk rigenerato, le Ghost sono disponibili in tre colorazioni dal nome evocativo: Red Carpet, Grizzly e Panther.
Ogni paio è un’esplosione visiva, come un quadro di Basquiat da calzare ai piedi: grezzo, vibrante, irregolare. Ogni dettaglio, ogni imperfezione è voluta, frutto di una lavorazione artigianale che abbraccia la bellezza imperfetta del pezzo unico. A ricordarlo c’è anche la scritta-manifesto impressa sulla scarpa: LE SIGNE.
Il brand Le Signe, nato dall’imprenditore torinese Federico Priarone, unisce tradizione, sostenibilità e sperimentazione artistica. Le sneakers sono prodotte in Italia utilizzando pellami riciclati di alta qualità e suole vulcanizzate a mano, in un processo che rende ogni pezzo irripetibile e fedele al DNA artigianale torinese.
PEZZI UNICI, COME OPERE D’ARTE
Ogni suola nasce da un mix di granuli di gomma colorata che, fusi insieme, danno vita a texture irripetibili. In alcune edizioni limitate, la tomaia e i lacci sono sottoposti a bruciature controllate con fiamma ossidrica, trasformando la sneaker in una vera installazione artistica da indossare.
Le Ghost non spariscono: si fanno vedere, si fanno ricordare.
Sono l’anti-ghosting per eccellenza.
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