AL VIA LA VENDEMMIA 2025 IN SICILIA: LE PREVISIONI PARLANO DI UN’ANNATA DI QUALITÀ

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La vendemmia 2025 in Sicilia si sta aprendo con segnali promettenti, grazie a un andamento stagionale che ha favorito lo sviluppo delle viti e la salute delle uve. Dopo un inverno generalmente piovoso e una primavera mite, le condizioni climatiche sono state favorevoli a una maturazione equilibrata e a un miglioramento della quantità rispetto all’anno precedente. Le stime indicano in alcuni areali un incremento produttivo del +20%, anche se i tecnici adottano un approccio prudente in attesa delle dinamiche di agosto che potrebbero influenzare l’esito finale.

Il clima equilibrato ha permesso di mantenere i vigneti in buono stato fitosanitario, riducendo le criticità rispetto agli anni passati, anche se alcune zone hanno dovuto gestire sfide legate all’umidità. La durata della vendemmia, che in Sicilia è la più lunga d’Italia con circa cento giorni, si presenta più normale rispetto alle annate recenti, segno di una ritrovata stabilità nel calendario di raccolta.

In Sicilia Occidentale, le condizioni sono state estremamente favorevoli: le abbondanti piogge di maggio e il clima mite hanno creato un ambiente ideale per le viti, con uno sviluppo vegeto-produttivo di alto livello e un buon stato fitosanitario. La produzione si prevede in linea con la media, con cautela ancora presente nelle stime, anche se si sono registrati segnali di miglioramento rispetto al 2024.

Nella Sicilia Sud-Orientale, l’annata si configura come un vero e proprio riscatto dopo le difficoltà degli ultimi anni. Le condizioni di equilibrio climatico, con un inverno piovoso e una primavera mite, hanno favorito un ottimale sviluppo vegetativo e un aumento stimato della produzione del 20%. Il vitigno Frappato si conferma come protagonista, resistente ai cambiamenti climatici e privo di particolari problematiche fitosanitarie, promettendo una vendemmia di alta qualità.

Le Isole Eolie, invece, anticipano di circa una settimana l’inizio della raccolta rispetto all’anno passato, grazie a un inverno mite che ha accelerato il germogliamento. Tuttavia, la scarsità di piogge estive ha causato una riduzione della quantità di uva del circa 15%, con acini più piccoli. La sfida principale resta la gestione dell’irrigazione naturale, sperando in piogge a breve termine per un recupero, e la qualità si presenta comunque promettente, anche se il mercato potrebbe mostrare difficoltà legate all’offerta elevata e alla domanda stabile o in calo.

Pantelleria beneficia di un ciclo vegeto-produttivo regolare, con uve sane e ben mature grazie a una buona piovosità autunnale e invernale. La vendemmia si svolgerà tra fine agosto e metà settembre, con una quantità inferiore alla media ma di qualità molto promettente. La produzione delle uve destinate all’appassimento per il celebre Ben Ryé inizierà nelle contrade più precoci.

L’Etna si prepara a una vendemmia che si prevede di alta qualità, iniziando a metà o fine settembre. L’inverno piovoso ha accumulato riserve idriche importanti, e le piante hanno accumulato ore di freddo essenziali per un ciclo vegetativo completo. La stagione estiva ha accelerato leggermente l’accrescimento dei grappoli, ma lo stato sanitario delle viti è eccellente. Si prevedono quantità superiori del +10% rispetto alle annate precedenti grazie all’ottimo accumulo idrico.

In generale, l’intera regione mostra segnali di resilienza e capacità di adattamento ai cambiamenti climatici, con un occhio di riguardo alla qualità e alla sostenibilità. L’attività di tutela e promozione della viticoltura siciliana, sostenuta dall’Assovini Sicilia e dalla Fondazione SOStain Sicilia, mira a consolidare un modello di produzione sempre più sostenibile, innovativo e rispettoso dell’ambiente, garantendo un futuro di qualità e di valore per il vino siciliano nel panorama internazionale.


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