POTATOES FOREVER! IL 30 MAGGIO SI CELEBRA LA PRIMA GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA PATATA  

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La FAO accoglie la decisione dell’ONU di dedicare una giornata alla patata, per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza che la coltura riveste a livello mondiale.

Anche l’UE, con il supporto al progetto Potatoes Forever!, promuove la sostenibilità di questo amatissimo prodotto

 

 “Raccogliere la diversità, nutrire la speranza”: questo è il tema della prima Giornata Internazionale della Patata, che si terrà il prossimo giovedì 30 maggio. È stata la FAO – Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura – a ufficializzare la ricorrenza, sottolineando l’importanza di questa coltura nella lotta alla fame e alle minacce ambientali.

Anche l’Unione Europea ha riconosciuto la crucialità della patata come simbolo di bontà e sostenibilità a livello mondiale, e per questo nel 2023 ha dato il via alla campagna Potatoes Forever!, il progetto triennale promosso in Italia da UNAPA (Unione Nazionale tra le Associazioni dei Produttori di Patate) che mira a informare il consumatore finale riguardo alle buone pratiche agronomiche e agli eccellenti standard qualitativi della filiera pataticola europea e a promuovere su tutto il territorio dell’UE un’agricoltura sostenibile e di qualità.

Lo scenario produttivo europeo e italiano

Le patate rappresentano un importante segmento produttivo ed economico per l’agricoltura dell'Unione Europea, coltivate secondo i più elevati standard in termini di sicurezza alimentare, tracciabilità, autenticità, nonché qualità e gusto, che conferiscono loro un vantaggio competitivo nei confronti dei concorrenti extraeuropei. La resa nell'UE è notevolmente superiore alla media mondiale: 34 tonnellate per ettaro nell'UE contro 22 tonnellate per ettaro nel mondo, con una produzione totale nel 2022 di 60 milioni di tonnellate.

L’Italia si contraddistingue in Europa per l’alta qualità della sua produzione, dovuta alle condizioni pedoclimatiche del nostro Paese, ed è uno dei paesi maggiormente sensibili alla tutela delle specificità territoriali, come dimostra la diffusione di varietà certificate DOP e IGP, di cui le quattro principali – la DOP di Bologna e le IGP del Fucino, dell’Alto Viterbese e della Sila – sono tra le protagoniste italiane di Potatoes Forever!

Patate: il consumo e le conoscenze degli italiani

Secondo un’indagine svolta all’interno del progetto Potatoes Forever! a fine 2023 e condotta su un campione di 2.900 consumatori italiani rivela che quasi l’80% dei rispondenti consuma patate almeno una volta alla settimana. Tra i principali criteri d’acquisto vi sono il rapporto qualità-prezzo (40,7%), seguito dalla certificazione di provenienza europea del prodotto (27,8%). Inoltre, il 31,9% del campione indica la presenza di una certificazione ambientale chiaramente segnalata sull’etichetta come uno dei principali incentivi all’acquisto, mentre il 26,8% vorrebbe avere maggiori informazioni sulle pratiche sostenibili utilizzate per la produzione. Una larga fetta degli intervistati, tuttavia, dichiara di avere una scarsa conoscenza relativamente alle azioni che la filiera pratica per garantire un prodotto sostenibile ai consumatori.

Potatoes Forever! I pillar della campagna

La campagna EU Potatoes Forever! ha proprio questo obiettivo: promuovere l’eccellenza delle patate europee facendo luce sulle buone pratiche che contraddistinguono la loro produzione. In particolare, sei sono i pillar su cui si fonda il progetto:

Biodiversità

La conservazione della biodiversità rappresenta uno dei pilastri dell’iniziativa: le azioni che gli agricoltori possono mettere in atto in questa direzione sono molteplici, come ad esempio, il mantenimento di piccoli elementi paesaggistici – i bordi dei fossati e dei boschi, i prati fioriti, alberi isolati – e dei confini dei campi con vegetazione naturale.

Impatto su suolo e acqua

La protezione del suolo passa anche attraverso la riduzione al minimo dell’uso di fitofarmaci e il mantenimento della sua fertilità attraverso rotazioni colturali, utilizzando anche varietà resistenti allo stress biotico o idrico. Per minimizzare l'erosione del terreno, tutta la terra tolta con il raccolto può essere restituita al campo di provenienza dopo il lavaggio delle patate. Il consumo di acqua può inoltre essere ridotto e monitorato sulla base di dati meteorologici e grazie al supporto di strategie come l’agricoltura di precisione.

 

Impatto climatico

Adottare sistemi produttivi agroecologici e sistemi agricoli volti al mantenimento dell’integrità dell’ecosistema, ridurre le emissioni di gas a effetto serra, migliorare i pozzi di assorbimento del carbonio costituiscono azioni molto importanti per la riduzione dell’impatto climatico, così come l’aumento dell'uso di energia proveniente da fonti rinnovabili e lo sviluppo di metodi di calcolo del contributo delle colture allo stoccaggio del carbonio nel suolo.

 

Lotta alla perdita di cibo e allo spreco alimentare

Impiegare le patate sovra e sotto calibro nell'industria di trasformazione, destinare le patate inidonee alla vendita alla zootecnia, alla metanizzazione, alla distillazione: queste sono solo alcune delle buone pratiche alla base della lotta allo spreco alimentare, nel rispetto dei principi dell’economia circolare.

Tracciabilità

Negli ultimi anni sta crescendo la domanda di un prodotto patata sostenibile che certifichi origine, sicurezza alimentare, tracciabilità, qualità, tutela delle biodiversità e giusta remunerazione per il produttore. Tutto ciò è garantito dai marchi regionali di qualità DOP e IGP promossi dall’UE, di cui le OP aderenti a UNAPA commercializzano una quota prevalente (85).

 

Sostegno ai produttori della filiera

Tra le azioni che possono essere messe in campo per il rispetto dei pataticoltori e delle comunità locali vi sono senz’altro l’impiego di forza lavoro e fornitori locali, una reale interazione con le comunità che vivono sul territorio, l’uso di fattori di produzione prodotti localmente. Costituiscono elementi molto importanti, inoltre, il monitoraggio del livello di soddisfazione e motivazione dei lavoratori e il miglioramento della loro qualità di vita, nonché lo sviluppo e la promozione di nuove competenze e conoscenze sui temi della sostenibilità e della sicurezza alimentare.


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