FATTORIA MANTELLASSI E IL SUO SGUARDO VERSO UN FUTURO SEMPRE PIU’ GREEN
L’azienda vinicola di Magliano in Toscana punta sulle nuove tecnologie e sull’attenzione all’ambiente per dare un valore aggiunto all'alta qualità dei suoi vini
Passione? Tanta. Professionalità? Indiscussa. Ma anche in fatto di progetti Fattoria Mantellassi ne ha messi in cantiere molti e altri se ne stanno delineando con il puro scopo di continuare a fare e fare bene, di portare nel mondo quell’identità che li ha sempre contraddistinti e che, proprio in questo 2020, ha raggiunto i sessant’anni di attività.
Giuseppe e Aleardo Mantellassi, la nuova generazione che ha portato al successo il Morellino DOCG e che annovera etichette considerate di grande qualità e prestigio in tutto il mondo, sanno bene che qualità, ecosostenibilità e attenzione per l’ambiente non sono solo parole ma un dovere imprenditoriale per la buona salute del pianeta, perché “il vino e la terra meritano rispetto”.
La tradizione è sicuramente un diktat per l’azienda ma lo sono anche le nuove tecnologie, soprattutto se legate all’ecosostenibilità del settore agroalimentare. Per realizzare progetti tanto importanti ci vuole sensibilità e intraprendenza ed è così che il punto di partenza verso traguardi sempre nuovi è stata l’adesione a “Green Care”, uno schema messo a punto dalle Camere di Commercio per valorizzare la competitività delle imprese del settore attraverso la leva della sostenibilità ambientale. Molti i vantaggi di questa adesione, dalla quantificazione dei consumi delle risorse idriche, all’individuazione dei processi critici quali, ad esempio, la presenza di sprechi, all’informazione al consumatore sui reali risparmi idrici ed energetici. Il tutto certificato da un’etichetta Green Care a garanzia delle veridicità delle dichiarazioni del produttore.
Un investimento importante di Fattoria Mantellassi è il progetto Purovino, un processo di vinificazione che mira all’eliminazione dei solfiti aggiunti sotto forma di anidride solforosa per evitare la rifermentazione del vino. Un vino “puro” dunque che è già in atto con un nuovo Morellino a zero solfiti. Un Morellino che, nell’etichetta, presenta una lettura “da fiaba”. Infatti si chiama Mago di 03, ossia privo di solfiti aggiunti, ma proprio per una visione grafica casuale, si legge molto più facilmente “Mago di Oz”. Un vino che, statene certi, è altrettanto fantastico!
Per l’Azienda Toscana anche i dettagli sono importanti. Così ecco il tappo che “ama la natura”. L’imbottigliamento è un momento importante, è quello che permette al vino di mantenersi al meglio ma, si sa, è anche un elemento che bada all’estetica e che impreziosisce la bottiglia. Ma cosa c’entra il tappo? Ebbene, i nuovi “sigilli” del Morellino avranno un valore aggiunto sia per la tipologia del materiale utilizzato sia proprio per la tanto agognata estetica. Si tratta della Green Line, di Nomacorc, leader mondiale di chiusure alternative al top di gamma. La loro peculiarità è la rinnovabilità della materia prima e la loro base vegetale. Come accorgersi della differenza? Potete sentirla nella piacevole sensazione tattile e ammirarla nell’elegante design.
Si tratta di tappi privi di TCA (quel tricoloanisolo che conferisce il cosiddetto sentore di tappo) e di colla, hanno un nucleo costituito da un filtro dell’aria traspirante che garantisce il trasferimento ottimale dell’ossigeno attraverso le loro pareti risultando così formati per il 70% di aria, risorsa abbondante in natura. Un altro plus? I prodotti Nomacorc sono completamente riciclabili.
Fattoria Mantellassi ha in serbo tante novità perché non solo vuole crescere ma vuole anche produrre un vino che rappresenti un veicolo di qualità, bontà e benessere. Per fare questo Giuseppe e Aleardo sanno che bisogna lavorare sodo, come recita il motto sulla cancellata della loro azienda. “Labor Omnia Vincit”. Loro l’hanno sempre dimostrato e continueranno a farlo.
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