BAMBITA, CON VASETTI DI GERMOGLI DI BAMBÙ CONSERVATI IN OLIO D’OLIVA

CBI Spa è la più grande e importante realtà in Europa impegnata nella coltivazione di piantagioni di bambù gigante certificate OnlyMoso®, controlla più di 2000 ettari di piantagioni soltanto in Italia, e altrettanti all’estero. L’azienda, consociata del Consorzio Bambù Italia, seleziona solo i migliori raccolti stagionali destinandoli a un’attività di trasformazione e lavorazione il cui risultato finale è destinato all’industria del food, sotto forma di germogli fragranti e gustosi, disponibili in vasetti sott’olio o in salsa di soya e in creme spalmabili ideali per aperitivi, tapas e centinaia di altre preparazioni, ma anche alla cosmetica e alla filiera del design e dell’arredamento. A conferma della versatilità del prodotto e della bontà a tutto tondo del bambù gigante. 

Tra le linee alimentari più nuove c’è BAMBITA, con vasetti di germogli di bambù conservati in olio d’oliva, con l’aggiunta di spezie e aromi mediterranei, come l’origano, o altri ingredienti preziosi, come il trifolato. Tra le varie esiste la versione dolce, con germogli di bambù canditi con lo zenzero, per un gusto croccante adatto a impieghi diversi in cucina e soprattutto ad abbinamenti con i formaggi o dolciumi. Completano la gamma una serie di panificati artigianali, unici al mondo (poiché ottenuti direttamente dalla lavorazione del germoglio) con due linee di grissini e due linee di schiacciatine

Tra i prodotti di punta anche quattro versioni Ho.Re.Ca, in vaso da 2 kg (Trifolato, Origano, al tartufo e al naturale) e una linea di semilavorati in latta da 11kg disponibile in 6 versioni diverse tra cui le pregiatissime punte di germoglio, le più richieste sul mercato.

Il bambù utilizzato per le preparazioni e tutti i prodotti della linea alimentare sono certificati “Vegan ok”. Il Consorzio Bambù Italia, voluto da Fabrizio Pecci (attuale Presidente), ha sede a Tavullia, in provincia di Pesaro, e rappresenta un gruppo di imprese operanti in questo settore che gestiscono interamente la filiera del bambù, dalla nascita delle piante, in vivai controllati e direttamente gestiti, situati nel ravennate, fino alla commercializzazione.

Le giovani piantine possono diventare in breve giganti alti più di 20 metri. Oggi le piantagioni di bambù, in crescita in Italia, sono quasi 900. E non fanno bene solo alla nostra dieta, ma anche al pianeta, in quanto immettono nell’aria un elevato quantitativo di ossigeno, catturando al contempo molta CO2. Le piante di bambù non necessitano l’utilizzo di erbicidi o pesticidi, dando origine a germogli alimentari “naturalmente bio”.

I germogli di bambù rappresentano un vero e proprio superfood: con un approccio calorico di sole 27 kcal per 100 grammi, i germogli hanno proprietà nutraceutiche, capaci di tenere sotto controllo i livelli di colesterolo nel sangue, migliorare la digestione, ridurre le infiammazioni e garantire un elevato apporto di rame, manganese, fosforo e zinco. Ricchi di fibre e antiossidanti, elemento fondamentale per contrastare i radicali liberi e quindi l’invecchiamento cellulare, contribuiscono al corretto funzionamento del metabolismo, grazie all’azione di Tiamina e Piridossina, composti chimici delle vitamine del gruppo B. Si tratta inoltre di un prodotto anallergico, gluten e lactose free, adatto a tutte le diete.

Un business decisamente green che sta aprendo nuovi scenari e fette di mercato al comparto agroalimentare italiano. Ma non solo: le piante di bambù, infatti, si stanno facendo largo in altri settori, a partire da quelli ambientali, legati alla necessità di rinverdire zone ad alta cementificazione, creare barriere anti rumore o consolidare terreni. Tutto ciò grazie alla estrema versatilità di questa pianta e alla facilità di coltivazione.


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