KEBHOUZE RADDOPPIA IN LOMBARDIA
LA CATENA DI KEBABMADE IN ITALY DI GIANLUCA VACCHI ANNUNCIA DUE NUOVE APERTURE
24 GIUGNO – ROZZANO (MI)c.c Fiordaliso
25 GIUGNO – BERGAMO -c.c Oriocenter
Cibo vegetale e sostenibilità:
Grande successo per il kebab plant-based
Si chiama Planted kebab, è 100% vegetale
ed è uno dei piatti di punta di Kebhouze
Dopo il successo del debutto europeo a Ibiza e dopo l’inaugurazione dei primi locali tra Milano, Roma, Biella, Venezia, Torino e Genova Kebhouze, la prima catena di Kebab made InItaly di Gianluca Vacchi raddoppia in Lombardia con due nuove aperture:il 24 giugnoKebhouze arriva infatti con un nuovo store all’interno del Centro Commerciale Fiordaliso a Rozzano (Mi), Il 25 giugno sarà invece il turno di Bergamo, con la nuova apertura nella provincia lombarda all’interno di Oriocenter, uno dei centri commerciali più rinomati della Regione, di fronte all’aeroporto cittadino.
La nuova catena ha già 100 dipendenti, e in occasione di queste aperture, è ha aperto nuove posizioni lavorative per staff di cucina e di sala: per inoltrare la propria candidatura è possibile inviare il curriculum a work@kebhouze.com
Il menù prevede kebab di pollo 100% italiano e una versione premium e inedita nel mondo del kebab: da Kebhouze sarà possibile ordinare anche il kebab di carne di blackangus. Inoltre c’è una grande novità per vegetariani, vegani e non solo: Kebhouze ha siglato una partnership con Planted, azienda svizzera che nel nome della sostenibilità ambientale produce kebab 100% vegetale da proteine di piselli, che sarà disponibile in menù sin dall’apertura. Oltre a essere servito nella classica piadina, da Kebhouze sarà possibile gustare la carne kebab nella versione Burger. Una sezione a parte è dedicata al pollo fritto, in versione nuggets, “chicken popcorn” e vegan e alle patatine fritte e onionrings. Una menzione speciale per le salse presenti in menu: oltre all’originale KebSauce, il colosso mondiale delle salse Heinz è partner ufficiale di Kebhouze, motivo per cui sarà possibile provare una grande varietà di salse all’interno degli store.
L’idea di lanciare la catena è di un gruppo di giovani ragazzi italiani, che hanno avuto l’intuizione di lanciare un food brand di kebab, completamente inedito nel mondo della ristorazione veloce: “La nostra idea è stata quella di creare una catena di uno degli streetfood più conosciuti e consumati al mondo, che fino ad oggi non aveva ancora un food brand di riferimento come è avvenuto per tutti gli altri streetfood. Il presupposto è quello di offrire lo stesso tipo di prodotto e di garantire gli stessi standard qualitativi e di servizio in ogni punto vendita nel mondo” - dichiara Oliver Zon, uno dei fondatori di Kebhouze.
Un’attenzione particolare è inoltre stata dedicata in fase di costruzione del progetto e di selezione dei prodotti al tema della sostenibilità ambientale: il food packaging è completamente eco-friendly, comprese le acque naturali in tetrapackbrandizzateKebhouze. Anche sotto il profilo della sostenibilità economica locale, la catena di Gianluca Vacchi ha optato per una valorizzazione delle aziende italiane, da cui viene fornita tutta la carne, e dei produttori locali, con cui ad esempio si è instaurata una collaborazione sulla produzione di due diverse birre artigianali che saranno presenti in store a marchio Kebhouze.
Una sfida, quella della sostenibilità, raccolta e portata avanti con grande successo da Kebhouze,il primo food brand di kebab al mondo che ha aperto store in tutta Italia a partire da dicembre 2021 e che, tra le varie novità, ha portato per la prima volta in Italia un kebab completamente plant-based. Nel menù della catena spiccainfatti il Planted kebab: si tratta di un prodotto 100% vegetale - e vegano - a base di proteine di piselli, senza alcun additivo o aroma, con la sola aggiunta di Vitamina B12 che rende il prodotto completo dal punto di vista nutrizionale. La grande differenza rispetto alla maggioranza dei prodotti plant-based diffusi sul mercato è la completa assenza di soia: oltre che sotto il profilo dell’assenza di allergeni legati a questo ingrediente, si tratta di un elemento che incide positivamente sull’impatto ambientale. La produzione e il consumo di Planted riduce di oltre il 74% l’emissione di CO2 rispetto alla produzione della carne normale, oltre a sfruttare la metà del terreno e dell’acqua. Il Planted è prodotto dall’omonima azienda con sede in Svizzera a Kemptthal, vicino Zurigo. Con Kebhouze si è creata una vera e propria partnership, per cui si è deciso a monte che il kebab vegetale sarebbe stato un vero e proprio protagonista del format sin dall’apertura del primo store. Il Planted kebab è stato da subito un successo: tantissimi vegetariani e vegani lo hanno provato stupendosi del risultato finale “È successo più volte che clienti vegani ci hanno chiesto dopo il primo morso, quasi spaventati, se non si trattasse per errore un kebab di vera carne” - dice Oliver Zon, uno dei founder di Kebhouze “La grande gratificazione per vegetariani e vegani è poter fare un’esperienza vegana di livello sotto il profilo del gusto, che non ha nulla da invidiare a quella del vicino di tavolo che sta mangiando del vero pollo”. Così da Kebhouze il campo da gioco si è fatto più ampio “Molti dei clienti che ordinano il Planted kebab vegetale ci dicono che mangiano carne senza problemi, ma che lo scelgono per puri motivi di gusto”. Per vegani, vegetariani e non solo c’è anche una buona notizia: per tutto il mese di giugno in tutti gli storeKebhouze il Planted Kebab è in promozione, per cui i clienti potranno ordinare un menu completo di kebab, patatine e soft drink al prezzo della piadina singola.
I prodotti plantbased hanno letteralmente conquistato il mercato del food in Italia. Non è un’opinione: secondo una ricerca condotta da Bva Doxa i prodotti a base vegetale - anche detti plantbased- sono acquistati dal 54% degli italiani. Più di un italiano su due. Il 21% di loro li acquista abitualmente, il 33% solo occasionalmente. Secondo l’analisi effettuata dall’azienda italiana specializzata nelle ricerche di mercato, i protagonisti di questa tendenza e di questo cambiamento delle abitudini alimentari dei consumatori sono i giovani under 35. La scelta di mettere nel carrello un prodotto plantbased in alternativa alla carne è di varia natura: il driver d’acquisto principale è sicuramente l’aspetto nutrizionale e quello legato alla scelta di un tipo di dieta vegetariana o vegana. Ma non solo: il gusto è diventato negli anni un ago della bilancia sempre più solido nella scelta del consumatore; inoltre è consolidato nella mente dei consumatori il fatto che si tratti di prodotti e di cibi amici dell’ambiente nell’ottica di una maggiore sostenibilità del mercato alimentare.
Burger, polpette, cotolette, nuggets: queste le categorie di food a base vegetale che spopolano di più sul mercato plant-based. Vere e proprie alternative alla carne, per sapore e consistenza, tali da incuriosire e stupire anche chi di carne ne mangia abitualmente. E se per vegetariani e vegani si tratta di una scelta obbligata dalla propria dieta, la sfida oggi è rendere il foodplantbased apprezzabile e di tendenza soprattutto per il mondo dei carnivori e degli onnivori.
Oltre al servizio in store o take away, Kebhouze è presente su tutte le piattaforme di delivery come Glovo, Deliveroo, Just Eat e UberEats.
Instagram FacebookTikTok: @kebhouze
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