Il lungometraggio di Cenerentola esce per la prima volta il 15 febbraio 1950, ma il titolo viene messo in produzione nel 1948, quando la Walt Disney Production ha 4 milioni di dollari di debiti a causa dello scoppio della Seconda guerra mondiale. Ma patron Disney ha la folgorante idea di rimettersi in gioco, scommettendo su una fiaba europea (mixando la versione di Charles Perrault e dei fratelli Grimm). Risultato? La favola della serva che fa perdere la testa a un principe, vendicandosi così di matrigna e sorellastre ha un enorme successo e ispira sogni su sogni in tutto il mondo, entrando nel mito.
Dopo 75 anni, infatti, li ispira ancora, tanto che ROCCO RAGNI sembra dedicare proprio alla Cenerentola contemporanea che c’è in ognuna di noi una mise romantica in rosa bubblegum e azzurro nuvola, interpretando la voglia di magia secondo il suo stile discreto e poetico, rigoroso e fiabesco insieme.
Così, le mani sapienti degli artigiani che dal 2005 animano la sua Bottega Perugina nel borgo di Compresso (PG) hanno plasmato il pull a V con losanghe traforate. È realizzato in un morbido filato di viscosa intessuto di fibra metallica, che lo illumina di scintillii improvvisi mentre una piccola percentuale di Elastan lo rende ancora più confortevole nella vestibilità e indeformabile nel tempo.
Si porta sopra camicie e piccoli top, ma per assomigliare a una principessa al ballo Rocco Ragni suggerisce di infilarlo sopra un lungo abito in viscosa resa cangiante dalla bacchetta magica di una fatina. Senza maniche, scende con ampiezza a trapezio fino al malleolo ed è percorso, lungo lo scollo, da un sottile inserto metallico, naturalmente nickel free.
Ha pratiche tasche tagliate lungo i fianchi ed è elegantemente inclusivo: si indossa scivolato sulla silhouette o stretto in vita da una cintura. Le scarpe? A te la scelta: preziose e con il tacco per fare un figurone quando si aprono le danze; ginniche e veloci per scappare via allo scoccare della mezzanotte. Ma solo se non ti diverti.
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