L’ARABESQUE BIJOUX

Se fosse una trama o una storia inizierebbe con un furto di gioielli.

 

Sotto la regia di ChichiMeroni, in punta di piedi, come immaginati Fantômas, cinque ladre coperte di bijoux appena rubati si aggiravano tra le lune de L’Arabesque.

Incarnazioni di personaggi immaginari tra Eva Kant, infinito amore di Diabolik, e il Gatto di Caccia Al Ladro, ricordavano l’esuberanza e lo spirito spensierato degli anni che hanno raccontato con furti indimenticabili la passione per il gioiello. Donne Emblematiche e Indimenticabili che hanno attraversato il tempo, Luisa Casati Stampa, Nancy Cunard, Iris Apfel, raccontando quanto la passione per il gioiello affascini una donna e gli uomini che restano da esse soggiogati.

Colliers de chien sfoggiati con sautoirs o lunghi fili di perle, bracciali ostentati su ciascun braccio e anelli quasi su ogni dito sono stati la loro immagine.

Nella notte de l’Arabesque, bijoux de couture, costume jewellery, gioielli moda - colllane, bracciali, spille e orecchini  hanno ornato le nostre fantomatiche ladre.

Accanto, in una cornice di grande spessore, Alba Cappellieri, Professore Ordinario di Design del Gioiello e dell’Accessorio Moda al Politecnico di Milano, ha presentato “DIVA!”, omaggio al glamour e all’eccellenza italiana dell’ornamento in materiali non preziosi, il Gioiello Moda.

Racconto di una storia tipicamente italiana che coniuga creatività, manifattura, bellezza e innovazione.

 



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