69° FESTIVAL DI SANREMO: FRANCESCO RENGA SCEGLIE DI INDOSSARE MAURIZIO MIRI

 

OMAGGIO ALLA CANZONE ITALIANA E AI SUOI GRANDI INTERPRETI

 

 Per le serate del Festival di Sanremo lo stilista bresciano ha studiato quattro look
che citano lo stile dei grandi interpreti della tradizione canora italiana.

 


A coronamento di un sodalizio che ha visto Maurizio Miri designer di riferimento a partire dai grandi tour nazionali, oggi Francesco Renga ha chiamato lo stilista, bresciano come lui e quindi fortemente in sintonia, a creare i quattro look che indosserà sul palco del Festival di Sanremo dove presenterà il suo nuovo brano “Aspetto che torni” (ndr: in allegato il CS dell'ufficio stampa di Francesco Renga).

Le scelte di stile sono di fatto un omaggio al gusto e all’eleganza che il Festival di Sanremo ha proposto attraverso i grandi interpreti che ne hanno calcato le scene nei decenni passati.
Leitmotiv trasversale alla citazione delle diverse epoche e ispirazioni è il design italiano e l’eccellenza della manifattura sartoriale, da sempre tratto distintivo di Maurizio Miri.

Prima serata: si parte con l’eleganza degli anni ’80, con un doppio petto grigio rinnovato dal taglio vivo abbinato ad una camicia di shantung di seta altrettanto grigia e ad uno scanzonato stivaletto alla Beatles.

Seconda serata: la scelta di un abito monopetto verdone scuro risalta la camicia di shantung di seta color burro, impreziosita da bottoni in madreperla che appoggiano su anelli d’oro. A completamento di un outfit ispirato agli anni ’70 e al Celentano del tempo, il polacchino color cammello scamosciato.

Terza serata: irrompe il sartoriale, trionfo dell’eccellenza manifatturiera italiana. La camicia in pura seta color caramello si abbina all’abito dove i revers sono decorati dall’esibizione delle picchettature che conferiscono tridimensionalità al tessuto sablé stropicciato dell’abito, come se fosse il vecchio smoking di Domenico Modugno a cui è stato strappato il tessuto lucido di paramonture e collo.

Quarta serata: per il finale non può mancare il tuxedo abbinato ad uno sparato che Francesco Renga sdrammatizza a suo modo, su cui spiccano i revers a lancia in color tortora a contrasto con il blu dell’abito.

 

 

 



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